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Notizie
Borghi, castelli e pievi |
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L’ambiente del Chianti
Grevigiano - Il Chianti non è un paesaggio
naturale, ma il prodotto del secolare intervento dell’uomo
sull’ambiente. In origine il Chianti era interamente ricoperto
di foreste di farnie, tigli e roveri dove erano presenti animali
come il lupo e l’orso bruno, ora estinti. L’azione di
dissodamento e messa a coltura ha ridotto queste foreste a
boscaglie ed il conseguente cambio di clima ha favorito le
attuali specie meno maestose, come la roverella, l’acero,
l’ontano nero, il carpino bianco, il leccio, e tutti gli arbusti
aromatici tipici della macchia mediterranea, essenze più
resistenti all’aridità estiva e alle gelate invernali; sopra i
600 metri, su terreni che tengono meglio l’umidità e al riparo
dal gelo, si trovano i castagni, che già gli etruschi
coltivavano. Soprattutto tra l’XI e il XIV secolo, la foresta è
stata via via eliminata dando spazio a vigneti e oliveti, che
ormai sono presenze familiari insostituibili nel paesaggio
Chiantigiano. Però, è bene ribadirlo anche per salvaguardare il
valore, il Chianti è il risultato di un’antropizzazione
armoniosa, basata sul lavoro di gente che ha sentito fortemente
la sua identità come legame di amore alla terra fonte di vita e
che ha, con rispetto, costruito un equilibrio unico, ma
fragile.Per quanto riguarda la fauna, i daini i caprioli e i
cinghiali sono stati introdotti recentemente a scopo venatorio e
la nutria, che è ben visibile nei corsi d’acqua, si è adattata
all’ambiente in questi ultimi anni dopo essere stata importata
dagli allevamenti dall’America meridionale. Sono autoctoni il
colombaccio l’upupa la ghiandaia il cuculo lo storno il picchio
il martin pescatore, tra i mammiferi il ghiro lo scoiattolo il
topo selvatico la volpe e l’istrice. Tra gli altri animali ,
sono presenti ramarri, bisce, granchi di fiume e le belle
salamandre pezzata e dagli occhiali. |
Greve - E’ il capoluogo del
Chianti fiorentino. Le sue origini sono Etrusche e, grazie alla sua
posizione favorevole agli spostamenti e ai commerci, viene trasformato
in pagus dai Romani nel 1° secolo a.C.. Nel Medioevo svolge la funzione
di mercatale del vicino borgo di Montefioralle ed a ciò si deve la
struttura urbana del suo abitato: l’ampia piazza triangolare circondata
dai portici è il cuore del paese. In fondo alla piazza, dove è collocato
il monumento a Giovanni da Verrazzano, c’è la chiesa di Santa Croce che
custodisce una pittura di Bicci di Lorenzo. Altro luogo notevole è
l’Oratorio di San Francesco, sede del locale museo.
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Le più antiche notizie sul Castello di
Verrazzano risalgono al 1150 ma dell’antico edificio
rimangono solo pochi resti, sui quali è stata costruita la
bella villa signorile. Nel 1485 vi nacque Giovanni da
Verrazzano, scopritore della baia di New York. |
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Colognole è un
aggregato rurale che degrada sulla valle del fiume Greve. Il
castello dotato di un poderosa torre squadrata, fu raso al suolo nella
seconda metà del XII secolo. |
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Lamole vanta
testimonianze di età romana imperiale, è però visibile l’impianto
medievale con il piccolo abitato cinto di mura con i resti del cassero e
di un torrione a pianta poligonale. Il Castello sorgeva vicino Poggio
alle Stinche. |
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Montefioralle è
uno dei borghi più antichi, ricordato dall’XII secolo, rimasto pressoché
intatto: le case in blocchi di pietra squadrata e le viuzze selciate
sono all’interno delle antiche mura. Questo è il luogo di origine della
famiglia Vespucci, casato di Amerigo il famoso navigatore. |
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Panzano deve il
suo nome al pagus romano di Flaccianus. Il Castello ha origini molto
antiche e le prime notizie risalgono al 1041. Dopo la battaglia di
Montaperti fu saccheggiato dai Senesi , diventato dominio della famiglia
Firidolfi Ricasoli, venne distrutto alla fine del XIV secolo. Oggi sono
visibili buona parte delle mura e l’importante torre del cassero; nei
dintorni sono da visitare la Pieve di San Leonino e l’Oratorio di Sant’Eufrosino. |
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La pieve di San
Cresci è una costruzione romanica che ha subito una serie di
rifacimenti, ma senz’altro originale è il portico anteriore della
facciata, nel quale si apre il portale affiancato da due bifore con
colonnine. E’ situata su una delle colline che sovrastano Greve. |
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Montegonzi ha
origine longobarda, il suo castello era dotato di una grossa torre e vi
si accedeva tramite un ponte levatoio. Venne distrutto dai Fiorentini
nel 1302 dopo una sanguinosa battaglia e le sue pietre sono state in
seguito utilizzate per costruire dei casolari vicini. |
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